Un fiore nell'arcipelago toscano:l'isola del Giglio. Passeggiate e immersioni

inserito da Giulia & Romeo





Situata di fronte al promontorio dell’Argentario l’isola del Giglio è la seconda isola per estensione dell’arcipelago toscano. Coste granitiche alte e scoscese che si alternano a belle spiagge di sabbia fina, casette color pastello, passeggiate nella natura e fondali interessanti per i sub. Il periodo migliore per visitare l’isola è la primavera, quando il Giglio sboccia di colori con tutti i suoi fiori…pennellate gialle e rosa, i conigli che saltellano, i gabbiani reali che fischiano, e ancora pochi turisti. Non essendo un’isola molto grande per l’alta stagione è preferibile prenotare con largo anticipo, e le strutture vanno dal campeggio all’hotel di lusso.Il capoluogo dell’isola è Giglio Castello, a 405 m sul livello del mare , meraviglioso borgo medioevale circondato da mura. Fa parte de “I borghi più belli d’italia”, con le sue feritoie, i trioni, i vicoli, le scalette e i tre ingressi addossati ai massi di granito. In Piazza XXVIII Novembre c’è la Rocca Pisana e sul lato ovest la Chiesa di san Pietro, che custodisce le antiche armi dei pirati, le reliquie di san Massimiliano, il santo patrono dell’isola e il tesoro di Papa Innocenzo XIII. Da qui si ha una vista bellissima sull’isola e di altre isole dell’arcipelago, Giannutri, Elba e Montecristo. Da non dimenticare una visita nelle numerose cantine dove viene prodotto e conservato il tipico ambrato e robusto vino dell’isola, il vino Ansonaco. Giglio Porto si trova invece nella cala dello Scalettino ed e’ costituito da una serie di case color pastello, ristorantini e bar, costruiti lungo la banchina, che la sera si accendono di luci e accolgono abitanti e turisti. Alle sue spalle un anfiteatro montuoso fa da cornice naturale a questo quadretto che sembra dipinto a olio da un pittore impressionista. A sud est la torre medicea voluta in difesa degli attacchi dei pirati, il molo rosso e la bella cala del saraceno con i resti della villa patrizia degli Enobarbi.Giglio campese è meta prediletta di molti turisti nei mesi estivi, è un golfo con una spiaggia bianca e di sabbia fina, ben servita, la più grande dell’isola e la più a lungo illuminata dal sole. Da una parte il faraglione, dall’altra la torre medicea. Da cartolina i tramonti su Montecristo.
L’isola del Giglio un isola da vivere a piedi, scarpe da tennis, lunghe passeggiate.
Ci sono i sentieri che partono da Giglio campese, di diverse difficoltà, tra cui quello che porta al Faraglione, da cui si gode una meravigliosa vista e che lungo la strada incontra diverse spiaggette, tra cui quella di Pozzarelli, ciottolosa e dall’acqua particolarmente cristallina. Verso l’interno, dopo una breve salita, si apre un meraviglioso anfiteatro calcareo, a strapiombo sul mare, e si può raggiungere la baia di allume. Spiagge piè tradizionali, oltre a quella di Campese, sono quelle di Cannelle, Caldane e Arenella. Altri bellissimi punti sono il bianco litorale di Punta di Lazzaretto, Cala del Corvo, Punta Torricella e la suggestiva Punta di Capel Rosso, all’estremità dell’isola, con il faro la spiaggetta e la scogliera a strapiombo battuta dal vento.
Dalle passeggiate in superficie alle immersioni nei fondali: i sub troveranno nei fondali dell’isola del giglio, soprattutto lungo la costa sud orientale non raggiungibile via terra, veri paradisi acquatici con le praterie di gorgonie, i pesci in branchi, le numerose spugne e alcune rarità come le stelle gorgone.