Basilicata coast to coast

inserito da Giulia & Romeo





Se abitate in Italia e non siete ancora stati in Basilicata c’è da chiedersi il perché.
Come ce lo siamo chiesti io e Romeo una settimana fa entrando in questa regione ancora incontaminata e vera: nei paesaggi, nel verde delle colline, nelle sfumature del mare e nei volti delle persone.
Un coast to coast è quello che vi consigliamo, dopo essere rimasti affascinati dall’omonimo film diretto e interpretato da Rocco Papaleo. Che però, diciamocelo: incuriosisce, invita al viaggio, ma non rende ancora totale giustizia delle bellezze della regione, che vi sorprenderanno senza soluzione di continuità, senza spazi grigi da una meta all’altra. Viaggerete sempre immersi nella natura e sotto le stelle, perché l’inquinamento luminoso qui, come tutti gli altri inquinamenti, non è ancora arrivato.
Verde , tanto verde sulla costa tirrenica: arriverete a Maratea e vi stupirete che possa esserci una spiaggia, che possa esserci il mare, perché il paesaggio collinare ricorda più una località di villeggiatura montana che marina. Sulla strada troverete banchetti ambulanti che vi offrono fragoline di bosco e more e ancora vi chiederete dove siete. Ma all’improvviso, dietro la curva, il mare di Maratea vi sorprenderà con le sue spiaggette quasi nascoste, come la Spiaggia Nera, da cui a nuoto potrete raggiungere una grotta lunga 45 metri e con alcuni secondi di apnea potrete uscire dall’altra parte.
Scenderete poi dalla strada nella grotta delle Meraviglie, una grotta carsica scoperta casualmente durante alcuni lavori stradali. Salirete sul colle di san Biagio, dov’era situato l’abitato originario della città, dove oggi c’è una basilica santuario dedicata al patrono e un belvedere sul quale sorge il celebre Cristo Redentore, una statua di 21 metri che domina tutto il paesaggio circostante. All’ora dell’aperitivo scenderete in paese e vi siederete in piazzetta a Maratea a degustare un bel bicchiere di Alianico mentre le campane battono le ore.
Ci sono altre spiagge vicine da esplorare, ad Acquafredda per esempio, che si trova in una gola sotto una montagna verde di pini. In paese, presso il belvedere, si trova l’elegante Villa Nitti, a picco sul mare, appartenente all’illustre uomo politico di inizio Novecento. Qui l’esplorazione delle grotte, come la grotta del Sogno, del Pipistrello, di Zu Monaco e del Dragone è sempre da compiere con estrema prudenza con l’aiuto di una guida.
E la sera nei paesini basta chiedere cosa ci sia in programma e la gente vi risponderà : “qui c’è sempre una festa”.
Noi ne abbiamo viste due molto belle, una a Trecchina, un bellissimo paesino medievale su sulla collina dove per l’occasione, per cenare con prodotti tipici si pagava con un sacchettino di velluto pieno di monete del passato. Fiaccole alle finestre, costumi d’epoca, uno senario davvero suggestivo.
E il 15 agosto siamo stati a Rivello, per la processione della Madonna Assunta che veniva portata dal paese inferiore alla chiesetta situata nella parte alta. Rivello si trova in una posizione panoramica splendida, sul crinale di un colle, da cui si possono ammirare la valle del Noce e il massiccio del Sirino. Ha una struttura urbanistica pittoresca, con la Chiesa di San Nicola che domina la zona occidentale, una via principale allungata sul crinale, vicoli trasversi sui due versanti e abitazioni variamente dipinte e decorate.

Prima di passare dal Tirreno allo Ionico la vostra tappa assolutamente da non perdere è Matera.
Se siete già stati in Israele vi chiederete come mai non siate prima venuti qui: le chiesette visitabili vi immergeranno in un’atmosfera spirituale difficile da trovare anche in Palestina. Qui il marketing e il commercio non sono ancora arrivati e le guide vi spiegheranno che tutte queste piccole chiesette, ce ne sono almeno 150, presenti sia nei Sassi che nella Gravina di fronte, sono state create in gran parte dai monaci che arrivavano da Oriente nel periodo in cui vigeva l’iconoclastia, ossia il divieto di venerare immagini sacre.
Il nucleo dei Sassi, dichiarati Patrimonio dell’Umanità nel 1993, si trova su uno sperone roccioso ed è in gran parte scavato nel tufo. Un incredibile complesso di grotte, cavità naturali e scavate dall’uomo, piccole e grandi costruzioni realizzate nella locale roccia calcarenitica. Una città unica al mondo. I rioni Sassi sono due: il Sasso Caveoso, che si estende verso sud e il Sasso barisano che si estende verso nord, verso Bari.
La sera Matera si illumina come un presepe e potete cenare o bere un bicchiere nei numerosi localini nascosti nei Sassi. A tavola, assolutamente da provare il pane di Matera, come anche i cavatelli con funghi cardoncelli e salsiccia. Come stuzzichini per l’ aperitivo sono tipici i peperoni secchi e fritti , croccanti come patatine. (Per dormire vi consigliamo il Bed and Breakfast alle Malve, nel Sasso Caveoso, con bellissime stanze fresche e un’ottima colazione.)
Sulla strada per lo Ionico avrete solo l’imbarazzo della scelta per fermarvi a scattare qualche fotografia suggestiva.
A Craco, per esempio, il paese abbandonato che si erge su una collina, dove lungo la strada potrete cogliere fichi squisiti direttamente dalle piante.
O a Tursi, arroccato in cima a una collina e caratterizzato dal quartiere arabo Rabatana…
O ad Aliano, immerso nei calanchi, il paese dove visse Carlo Levi durante l’esilio infertogli dal regime fascista, l’autore di Cristo si è fermato a Eboli, che fece conoscere in tutto il mondo la realtà contadina di questa regione un tempo fuori dal tempo e dalla storia, tanto che gli stessi abitanti del luogo solevano dire di non essere cristiani in quanto Crsto si era fermato un po’ più in là e un po’ fuori dalla loro regione, a Eboli appunto.
Per un tuffo in mare potete scegliere fra le numerose località che si affacciano sul Tirreno; da Metaponto (famosa per i reperti archeologici) a Scanzano Ionico a Policoro, a Nova Siri. Noi siamo stati a Nova Siri, al lido Ionio: una distesa di ombrelloni arancio che si stagliano contro il blu del mare e del cielo, una spiaggetta tranquilla e dall’aria talmente esotica da far ricordare le spiagge di Capoverde. E per la sera, una festa davvero sui generis è quella che si tiene a Colobraro ogni venerdì, dall’anno scorso. Per sfatare un’antica credenza che vedeva da tantissimi anni aleggiare il malocchio su questo paesino posto in cima a un’altura a circa 40 minuti di macchina da Nova Siri, dall’anno scorso il sindaco con un’intuizione geniale ha deciso di trasformare la diceria in un’occasione di festa. Danze, balli e recitazioni teatrali animano questo incredibile paesino medioevale sospeso fra le nubi e le stelle e talmente temuto dai lucani da non poterlo nemmeno nominare se non con l’espressione “quel paese”.
Se siete ancora a casa indecisi su dove andare quest’estate noi al posto vostro non esiteremmo. La Basilicata così come l’abbiamo vista noi settimana scorsa è una meta privilegio per pochi: prima che il turismo la scopra e la prenda d’assalto è una destinazione da non perdere. Cartina alla mano e tanta curiosità…per scoprire tanti altri posti che per ragioni di tempo noi non abbiamo potuto raggiungere. Come le Dolomiti Lucane, per esempio, e Pietrapertosa e Castelmezzano, che si possono addirittura raggiungere con un particolare “volo”…