Vip Weekend- VITTORIO SGARBI ci accompagna sul Lago Trasimeno...

inserito da Giulia & Romeo





Abbiamo il piacere e l’onore di inaugurare questa nuova rubrica, Vip Weekend, con Vittorio Sgarbi.
Abbiamo scelto Vittorio Sgarbi come primo ospite perché apprezziamo e ci ritroviamo nella sua passione per l’Italia, nella sua continua ricerca della bellezza e nella sua concezione democratica dell’arte.
Democratica perché, come si può leggere nei suoi numerosi libri, l’ultimo dei quali è Piene di Grazia (Bompiani Editore), la bellezza viene ricercata ovunque sia, non solo dietro le firme più note della storia dell’arte.
Mentre ci guida alla scoperta dei tesori nascosti intorno al Lago Trasimeno, seduto sulla nostra poltrona, sembra di vedere scorrere davanti ai suoi occhi, e quindi ai nostri, una serie di immagini in 3D… con quello spessore che solo la passione, la conoscenza e la sensibilità artistica possono conferire alle parole e alla realtà. Lo ringraziamo per aver accolto il nostro invito e per il bellissimo weekend che ci ha regalato fra le colline umbre.
Giulia & Romeo


“Come base di partenza, e magari anche di pernottamento, si può scegliere Panicale, bellissima città costruita su 3 piani fino alla torre del palazzo comunale, in piazza Masolino, il punto più alto della città, dove potrebbe essere nato il pittore Masolino da Panicale, l’artista che ha lavorato anche a Castiglione Olona, in Lombardia, maestro del Masaccio.
È un’incantevole città medioevale, con belle chiese, e soprattutto da ammirare c’è, nella Chiesa di San Sebastiano, un affresco meraviglioso del Perugino, il Martirio di San Sebastiano, con una architettura molto ariosa che apre verso il paesaggio e in qualche modo ricorda, seppur in modo strumentale, i paesaggi circostanti Panicale.
Da Panicale ci spostiamo a Castiglione del Lago, epicentro del Lago Trasimeno, dove troviamo il Palazzo della Corgna, un meraviglioso edificio affrescato prevalentemente dal Pomarancio, con affreschi mitologici e storici. Lì parte un camminamento meraviglioso e coperto che porta verso la Rocca del Leone, arrivando fino a una torre triangolare che domina il lago, un lago talmente articolato che non se ne colgono i confini, sembra di vedere il mare tra le colline.
Dopo aver visitato il Palazzo e la Rocca, si può anche prendere una barca e andare sulle isole del lago che hanno una particolare armonia, una si chiama Maggiore, con pochi abitanti, e l’altra, disabitata e privata, Minore.
Poi da lì ci si può spostare verso i luoghi di perdizione che sono nel comune di Panicale: Mongiovino Vecchia e Mongiovino Nuova. In Mongiovino Vecchia c’è un borgo meraviglioso, con un paesaggio che domina fino a Pietrafitta, che si trova lì davanti, dove ci sono insediamenti dell’età primitiva. Hanno infatti trovato scheletri di elefanti e mammut, che in tempi recenti sono stati raccolti in un museo paleontologico a Pietrafitta.
Da una parte di Mongiovino si vede l’area di Pietrafitta, dall’altra si vede il lago Trasimeno oltre le colline, una veduta meravigliosa totalmente priva di costruzioni e che ha la stessa linearità delle colline che si vedono nei dipinti di Piero della Francesca, una veduta imperdibile. Poi si scende, e si va in uno dei luoghi più belli d’Italia, il santuario di Mongiovino Nuovo, del 1550-1560, interamente affrescato, con una struttura disegnata da Rocco da Vicenza, grande architetto che ha lavorato anche a Spello, il quale si ispira a un modello bramantesco, quindi il santuario ha una struttura centrale come quella della Consolazione di Todi. Mentre però quella è un’ architettura molto conosciuta e frequentata, Mongiovino è totalmente deserta, non ci va nessuno, e il santuario ha questo ciclo di affreschi interessanti prevalentemente attribuiti al Pomarancio ma anche al Lombardelli, pittore decorativo di cui parla anche il mio ultimo libro.
Se si ha poi la fortuna di trovarne le chiavi, a fianco del santuario si può vedere una villa bellissima di struttura cinquecentesca, con un parco ricco di reperti archeologici che rende ancora più suggestiva la visione di Mongiovino.
Di fronte a Mongiovino c’è la Rocca di Mongiovino Vecchia e si vede il castello di Montenera, un bellissimo castello disperso sulle montagne, privato. Quindi si può raggiungere Tuoro, sempre sul lago Trasimeno, dove si sente aleggiare, nella casa dove abitava, la memoria di un grande filosofo che io ho fatto rieditare in tempi recenti, Teodorico Moretti Costanzi, di cui sono stato allievo all’Università, che ai tempi era interdetto dalla rivoluzione studentesca e quindi impossibilitato a fare qualsiasi cosa, e che morendo ha lasciato una fondazione che è un’incantevole villa prospiciente il lago. Oggi il suo volume di scritti teologici e filosofici raccoglie la sua opera quasi complessiva, che contiene alcune pagine bellissime di Spinoza e Kierkegaard , con intuizioni anche originali provenienti dal pensiero cattolico.
I colori che dominano intorno sono tutte le sfumature del verde, un verde ancora incontaminato… In cima si vede questa grande vallata che guarda più lontano verso il lago e davanti ha la pianura.
Ripassiamo da Panicale e terminiamo a Perugia il nostro percorso.”

Fotografia di Francesca di Giorgio