Gozo la segreta
inserito da Giulia
Molti non l’hanno mai sentita nominare, non saprebbero individuarla sulla cartina geografica.
Geloso segreto dei maltesi, l’isola di Gozo ha il fascino della discrezione e delle mete understatement. Piccola e raccolta, con i suoi 15 km di lunghezza e 7 di larghezza, è raggiungibile dal porto di Malta in 20 minuti di traghetto. Meta preferita dei maltesi in vacanza, Gozo da qualche anno attira anche molti turisti stranieri che alla vita e alla confusione della sorella più grande preferiscono la tranquillità e il silenzio della natura.
Come Malta, anche Gozo è la soluzione ideale per chi voglia imparare o approfondire la lingua inglese in una delle sue tre scuole, senza bagnare l’estate con la pioggia irlandese o soffocarla nel calore e nel grigiore londinese.
La tranquillità dell’isola è tale che i gozitiani, 30.000, lasciano la chiave sulla porta e non chiudono la macchina.
In qualunque parte dell’isola ci si trovi in lontananza si scorgono almeno un paio di cupole, che dalle cime delle colline donano all’isola un fascino orientale. La più imponente è quella che si trova a Xewkija. Mentre le si guarda ci si aspetterebbe quasi di sentire il lamento di un muezzin. E invece l’unico suono che rompe il silenzio nei mesi estivi è quello forte dei petardi, che dalla mattina alla sera scandiscono le giornate sorprendendoti ogni volta.
Le costruzioni dell’isola, da quelle sacre a quelle profane, hanno il caratteristico color miele della pietra locale, la globigerina.
Come nel sud Italia anche a Gozo gli abitanti di una certa età, tramontato il sole, escono fuori dalla porta per chiacchierare, seduti su seggiolini o sugli scalini, interrogandosi magari anche su quei nuovi turisti della settimana a cui non mancano di fare domande. Qui il gossip è una distrazione quasi professionale.
Sono molti i turisti che agli alberghi, pochi in verità, preferiscono le farmhouses, fattorie ristrutturate, spesso con piscina e ogni comfort. Una soluzione più economica è rappresentata dall’affitto di un appartamento, che quasi ogni abitante mette a disposizione.
Una volta arrivati, un giro in barca dell’isola è d’obbligo, per scrutare tutte le insenature e scegliere la preferita. Sulla costa occidentale la Finestra Azzurra e il Fungus Rock conferiscono all’isola un’impronta misteriosa, e le acque di questa zona sono continuamente visitate dagli amanti del diving.
Da non perdere anche un giro in barca nella vicina Comino, e in particolare una nuotata nella Laguna Blu, dove si racconta che nel 1980 vennero girate alcune scene del film omonimo, con Brook Shields.
Grazie ad un’alta concentrazione salina che favorisce una particolare rifrazione dei raggi solari e grazie anche all’assenza di alghe e altra flora marina, le acque della laguna sono azzurre e trasparenti come quelle di una piscina.
Impossibile una volta sbarcati sulla spiaggetta di cemento, quasi sempre affollata, non subire il richiamo della vicina Cominotto, raggiungibile a nuoto in una decina di minuti.
Se la mattinata a Gozo può essere dedicata ad un corso di inglese, il pomeriggio per tuffarsi in mare c’è solo l’imbarazzo della scelta, come il giro in barca avrà evidenziato: la Ramla con la sua spiaggia quasi rossa, le calette di Xlendli, Marsalform, Sanbat…
Come la Valletta per Malta, anche Gozo ha il suo centro nevralgico da cui partono tutti i bus per dirigersi nei paesi e nelle spiagge vicine: Victoria.
Tranquilla cittadina simile alle nostre città pugliesi, Victoria sfoggia orgogliosa la sua antica cittadella, la città fortificata chiamata Gran Castello.
A ferragosto il capoluogo si anima come non mai. Già nei tre giorni precedenti dalle 8 di mattina si sentono gli spari dei petardi che animeranno poi la festa di Santa Maria. La sera del 15 agosto è festa grande, in una coreografia felliniana di colori musica e allegria. Luminarie montate in tutto il paese accendono le strade dove fino al giorno prima non si vedeva passeggiare che qualche turista e in cui ora si riversano invece tutti gli abitanti del paese.
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